Un gatto sano ha un mantello bello, lucido, piacevole da accarezzare. Spesso se un soggetto ha un brutto pelo, quasi sicuramente, avrà problemi di salute non necessariamente legati alla cute che merita una attenta valutazione da parte del proprio veterinario.
Anche se ogni gatto dedica molto del suo tempo alla cura del suo mantello un nostro aiuto sarà comunque necessario in particolare per i soggetti a pelo lungo.
Ogni giorno tutto il mantello deve essere spazzolato, con pettini a maglie larghe per impedirgli di fare dei nodi impossibili da districare successivamente richiedendone l’asportazione con forbice o tosatrice.
Ogni soggetto deve essere abituato ad essere spazzolato da ogni parte ed eventualmente ad essere lavato ed asciugato.
Le cure devono essere regolari in particolare in primavera-estate, quando la perdita di pelo è più abbondante per la muta, per evitare che lo stesso pelo una volta ingerito formi nello stomaco delle palle (pilobezoari) che possono dare gastriti e/o occlusioni.
Alcune volte si può rendere utile la somministrazione di integratori alimentari contenenti vitamine, sali minerali, aminoacidi e acidi grassi che nel gatto in salute rendono il pelo ancora più bello.
COLORI DEL MANTELLO
La colorazione (tipping) dei peli dominanti determina il nome della colorazione della pelliccia del gatto.
MONOCOLORE
presenza di un solo colore di base (bianco, rosso, cioccolato e nero) senza tigrature dalla punta alla radice.
Esistono anche varie diluizioni dei colori base: come il crema, il lilla, il cannella e fawn, cioccolato e blu
TIPPED
peli colorati solo sulle punte e bianco alla radice es. chinchilla e shell cameo, solo 1/8 del suo pelo e’ pigmentato.
SHADED
il tipping partendo dalle punte si intensifica verso la radice e puo’ coprire circa 1/3 della lunghezza totale del pelo.
SMOKE
sottopelo bianco con lunghe punte colorate. Quando il gatto è immobile ha l’apparenza di un gatto monocolore, ma in movimento sotto si vede il pelo bianco candido.
TICKED
ha una colorazione interrotta a bande per la lunghezza del pelo ne è l’esempio l’abissino e l’effetto della picchiettatura (ticking) crea una colorazione variabile del mantello (funge da effetto mimetico).
IL GATTO BIANCO
Il gatto a mantello bianco spesso è affetto da sordità.
Questa menomazione è a carattere congenito ed è dovuta ad un gene dominante associato al colore bianco del mantello.
Sempre geneticamente possiamo affermare che non tutti i gatti sono sordi ma tutti però trasmettono questa tara genetica ai figli.
La manifestazione clinica della sordità è maggiormente presente nei gatti a mantello bianco che hanno gli occhi azzurri.
Per questa malattia non esistono cure e la diagnosi è relativamente facile a qualsiasi veterinario.
Questi gatti possono fare una vita normalissima a patto che vivano in un ambiente controllato dove questa menomazione non metta a rischio la sua incolumità.
IL GATTO TRICOLORE
I gatti tricolori cioè con peli neri, rossi e bianchi, sia del tipo pezzato che squama di tartaruga indubbiamente hanno un fascino tutto particolare.
Non è un mantello che si vede spesso per motivi genetici. Semplificando si può dire che è il risultato dell’accoppiamento tra una gatta con il mantello rosso ed un gatto nero. Nella cucciolata, molto probabilmente avremo gatti di sesso maschile rossi e alcune femmine tricolori.
Infatti si può dire che tutti (o quasi) i gatti tricolore sono di sesso femminile, rarissimamente nascono anche maschi con questo particolare mantello ma quasi tutti, se non tutti, sono sterili.
Nel rilevare il color rosso in un mantello si deve fare attenzione a non cadere nell’errore di confondere le sfumature rossastre che assumono alcuni peli di colore nero con l’effetto dei raggi UV del sole estivo.
La spiegazione (molto semplificata) del legame tra sesso e colore del mantello è di tipo genetico: il sesso in un gatto (vale anche per l’uomo) è determinato da una coppia di cromosomi, uguali nella femmina (XX) e differenti nel maschio (XY). I geni che danno l’informazione del colore del mantello sono localizzati proprio nei cromosomi X e per motivi che potremo definire semplicemente di ” spazio” ogni cromosoma può dare l’informazione solo per un colore. Quindi tenendo conto che dal punto di vista genetico il bianco non è un colore, ma deriva solo dall’assenza di un colore, si può comprendere per quale motivo solo le femmine possono essere tricolori. Infatti solo le femmine, che hanno due cromosomi sessuali XX, possono codificare nello stesso soggetto sia il colore rosso che il nero mentre il bianco è dato dall’assenza di informazioni per il colore. I gatti maschi possono codificare solo un colore alla volta più eventualmente il bianco.
Per motivi simili i gatti a pelo rosso sono quasi sempre di sesso maschile.
DISEGNI DEL MANTELLO
PARTI COLOURS
presenta zone di pelo bianco (in proporzione variabile) accanto a aree colorate
SQUAMA e BIANCO
sono soggetti solo di sesso femminile con macchie nere, rosse e bianco
TORTIESHELL
sono soggetti solo di sesso femminile con mantello squama di tartaruga con colori nero e rosso uniformemente mescolati (tortie)
BLU CREMA
è la diluizione del squama blu al posto del nero e crema al posto del rosso sono solo di sesso femminile
DISEGNO VAN
il nome deriva dai gatti turchi Van, il colore è limitato alla coda e alla V rovesciata sulla sommità della testa
POINTED
colorati solo sulle estremità, l’intensità della colorazione delle marche point è causata dalla temperatura del corpo, dalla lunghezza del pelo e dal clima ne sono esempio l’himalayan e il siamese
TABBY
sono disegni riscontrati sia nei gatti domestici che selvatici e sono quelli che hanno dato origine attraverso la selezione a tutti i vari tipi di mantelli.
Possono essere Tabby Blotched – Spotted (disegno maculato) – Tabby-Mackarel
IL BAGNO
Lavare un gatto molto non è un’impresa facile. Spesso i gatti non hanno bisogno di essere lavati perché alla pulizia del mantello normalmente dedicano molte ore.
In alcuni casi questa operazione si rende necessaria per:
presenza sul pello di sostanze tossiche o irritanti,
mancata toelettatura per patologia debilitante o per impedimenti come gessi, fasciature ecc.
diluire il più possibile la presenza di polvere e/o pollini se il padrone soffre di allergie
se è proprio così sporco da renderlo inguardabile: spesso amano passare sotto le auto imbrattandosi tutta la schiena di olio e di grasso
se è massivamente infestato di pulci o zecche. In questi casi deve fare bagni antiparassitari
In questi casi come si fa?
La prima casa da fare è procurarsi tutto il necessario ovvero sapone, asciugamani, spazzole e/o pettini, catino e acqua tiepida e tenete tutto pronto e a portata di mano.
Preparate tutto senza che lui sia presente. L’acqua va messa in un catino o vasca con fondo non sdrucciolevole per farlo sentire a suo agio. Allo scopo può essere messo un piccolo telo sul fondo.
Usate un sapone formulato per il gatto, quello per l’uomo non è indicato per il suo pelo e la sua pelle. Volendo si possono usare quelli antiparassitari tenendo conto che il loro effetto il più delle volte non supera la settimana. Dopo averlo lavato delicatamente e spazzolato è importante risciacquarlo accuratamente.
Molta cura va dedicata alla sua asciugatura. Se il nostro amico ne sopporta il rumore possiamo usare il phon altrimenti lo faremo con un asciugamano asciutto. Se alla fine di questa operazione il gatto risultasse ancora un po’ umido non mandatelo mai fuori all’aperto, anche se c’è il sole, ma lo si può lasciare in casa in un posto caldo e tranquillo: penserà lui al tocco finale.