In questa guida spieghiamo cosa fare se il gatto non usa la lettiera.
Motivi per cui il gatto non usa la lettiera
Le urinazioni e le defecazioni di un gatto in luoghi non opportuni possono avere diverse motivazioni:
– per preferenza di un particolare luogo che a lui è congeniale ma che crea problemi alla nostra gestione della casa.
In questo caso non si tratta di un vero e proprio disturbo comportamentale ma di una semplice scelta.
In questa situazione le eliminazioni avvengono con atteggiamenti normali, accovacciandosi durante l’atto.
In questo caso si può intervenire con la semplice educazione cercando di valutare se la posizione della lettiera è in un posto poco confortevole o in un luogo non sufficientemente tranquillo.
– nel caso di eliminazioni fatte allo scopo di marchiare il territorio, il gatto spesso sta in piedi, non tende a coprire le deiezioni che spesso vengono eliminate in luoghi in vista.
In questo caso non si tratta di un problema comportamentale e questo comportamento viene assunto da quei gatti che non si sentono sicuri nel proprio territorio e che quindi eliminano feci e urine come segnali odorosi atti a sottolineare la loro presenza in quel territorio.
Nel trattamento di questo comportamento hanno ben poca efficacia le punizioni che addirittura posso incrementare l’insicurezza del soggetto con un peggioramento comportamentale.
La soluzione è nell’individuazione del fattore che causa l’insicurezza territoriale al nostro gatto e la successiva rimozione.
Purtroppo trovare questo fattore non è sempre facile e altre volte anche se individuato non è possibile rimuoverlo. Ad esempio come nel frequente caso della presenza di gatti maschi che vivono limitrofi alla casa dove è presente un gatto che sentendosi insicuro da tale presenza marchia con le urine tutto il perimetro della casa.
In questo esempio nulla si può verso i gatti esterni quindi l’unica soluzione è agire sul gatto di casa con la sterilizzazione, molto efficace in diversi casi di questo tipo.
– come conseguenza di patologie del comportamento. In questo tipo di comportamento si sono:
= l’eliminazione normale ma un luogo improprio (sono i casi più comuni)
= l’eliminazione (di urina) fatta col gatto nella vaschetta ma che spruzza al di fuori di essa che per quanto sia fastidioso è un comportamento territoriale normale
– in alcuni casi si ha una combinazione degli eventi che quindi devono far prevedere una causa multifattoriale.
Come scegliere la lettiera
In commercio ci sono diversi tipi di lettiera con pro e contro.
Sabbia tradizionale – assorbe l’urina abbastanza bene, ma le feci vanno rimosse frequentemente e ogni 4 – 5 giorni va cambiata completamente. E’ tra le più economiche.
Sabbia conglomerante – ha la caratteristica che a contatto con le feci o l’urina forma delle palle facili da asportare. Spesso la loro facilità d’uso è direttamente proporzionata al prezzo che in alcuni caso può diventare alto anche se le migliori non e’ quasi mai necessario il ricambio totale.
Granulati organici – hanno diversa origine, dal mais alla segatura di legno e tutte hanno una buona capacità assorbente. Alcune formulazioni sono molto efficaci altre meno. Tra i vantaggi c’è l’assenza di polvere che alcune volte può diventare fastidiosa per alcune lettiere minerali.
Alcune lettiere vengono profumate per contrastare i cattivi odori, ma alcuni gatti non sopportando tale odore evitano di usarla facendo le deiezioni in altri posti.
Prima di versarle è utile mettere nella vaschetta una grande busta che ne faciliterà la completa asportazione e lascerà la vaschetta stessa sempre pulita.
Le vaschette più idonee sono quelle in plastica della dimensione adeguata a contenere il gatto e coi bordi sufficientemente alti (almeno 25 cm) per evitare che la sabbia finisca nell’ambiente. Alcune lettiere prevedono un coperchio con una porticina che le rende molto efficaci per evitare spargimenti di sabbia e di odori nell’ambiente. Da evitare le scatole di cartone che ben presto si impregnano di urina.
Alcune persone usano le deiezioni del proprio gatto come concime, in merito vanno fatte alcune precisazioni. Le feci dei gatti hanno poco “potere” concimante e come feci di carnivoro devono essere prima fermentate all’aperto per essere usate. Questo espone al rischio di richiamare altri gatti che ne aggiungerebbero delle fresche. Oltre a ciò, poiché le feci di gatto possono veicolare la toxoplasmosi, queste possono essere usate solo dopo essere state esposte al sole per molti giorni. Se ne deduce che questo uso e’ sconsigliato oltre che poco comodo tenendo conto che spesso aggiungerebbe molta sabbia minerale alle nostre coltivazioni.
Se si hanno più gatti, alcune volte saranno necessarie più vaschette per evitare conflitti e quindi feci e urina per casa.
Ogni tanto anche se si usa la busta di plastica sul fondo della vaschetta è opportuno lavare e disinfettare completamente la vaschetta. Per il lavaggio va bene del comune sapone per stoviglie a patto che non lasci odori quindi andrà risciacquata attentamente. Per una disinfezione si potrà usare della candeggina. Usatela pura, lasciata agire per diversi minuti e poi abbondantemente risciacquata. Prima dell’uso accertarsi sempre che la vaschetta non abbia odori particolari che la farebbe rifiutare dal gatto.