La pianta appartenente al gruppo delle malvaceae, originaria della Cina.
Come e quando piantare l’ibisco
L’ibisco è una pianta ornamentale che può essere facilmente coltivata a partire dai semi. Ecco alcune informazioni su come e quando piantare i semi di ibisco.
Prima di tutto, è importante sapere che l’ibisco cresce meglio in un clima caldo e umido. Pertanto, se vivi in una zona con inverni rigidi, potresti dover coltivare la pianta in una serra o in un ambiente controllato.
Per piantare i semi di ibisco, devi seguire questi passaggi:
Scegli il periodo giusto: L’ibisco va seminato durante la primavera o l’estate, quando le temperature sono più miti.
Prepara i semi: I semi di ibisco vanno lasciati a mollo in acqua calda per 24 ore prima di essere piantati. Questo processo aiuta a sciogliere la superficie dura del seme e a facilitare la germinazione.
Prepara il terreno: L’ibisco cresce meglio in terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica. Prima di piantare i semi, prepara il terreno aggiungendo compost o letame.
Pianta i semi: Dopo aver preparato il terreno, puoi piantare i semi di ibisco a una profondità di circa 1 cm. Copri i semi con terriccio e compatta delicatamente il terreno intorno alla zona di semina.
Come coltivare un ibisco
Nome: Hibiscus
Famiglia: Malvaceae
Generalità: Pianta appartenente al gruppo delle malvaceae, originaria della Cina. Si tratta di un genere di oltre 300 specie di piante erbacee, annuali e perenni. Si tratta di arbusti o di piccoli alberi. Alcune specie sono sempreverdi, altre decidue. In alcuni casi sono coltivate come piante d’appartamento, come nel caso dell’hibiscus rosa-chinensis. Sono piante generalmente coltivate per i fiori, assai appariscenti ma di breve durata.
Esposizione: La specie può essere coltivata soltanto in località temperate e in posizioni protette, al riparo dai forti venti marini. Altrimenti l’ibisco può venir coltivato in vaso, da ritirare durante i mesi invernali; in questo caso se il terreno è mantenuto umido e la temperatura non scende sotto i 16 °C la pianta conserverà le foglie.
Terreno: L’ibisco predilige i terreni leggeri, fertili e ben drenati, in grado cioè di lasciar scorrere gli eccessi d’acqua; caratteristica tanta più importante quanto maggiore è la richiesta d’innaffiature durante la stagione vegetativa.
Impianto: Può essere autunnale (ottobre) o primaverile (fine febbraio-inizi marzo). Gli esemplari in vaso vanno rinvasati ogni anno, in marzo all’inizio di aprile. Annaffiatura: Con la ripresa della crescita Hibiscus rosa-sinensis andrà innaffiato con quantità progressivamente crescenti d’acqua, purchè naturalmente il terreno sia ben drenato. Da maggio a settembre, ogni quindici giorni, si somministrerà un buon fertilizzante liquido; ai primi sintomi di clorosi (ingiallimento delle foglie tra le nervature) si interverrà con chetati di ferro.
Potatura: Gli arbusti coltivati all’aperto non richiedono potature regolari: volendo, subito dopo la fioritura, si possono accorciare i rami più lunghi. Le piante in vaso, invece, a fine inverno, andranno potate piuttosto energicamente, fino 15 centimetri dalla base.
Moltiplicazione: In luglio dai germogli laterali non fioriferi si prelevano talee di 7-10 centimetri, provviste di una porzione del ramo portante. Le si pianta in un miscuglio in parti uguali di torba e sabbia, assicurando loro una temperatura minima di 16 °C. Nel maggio successivo si rinvasano in contenitori più grandi, che si interrano all’aperto fino al momento della messa a dimora, in ottobre.
Parassiti: Il parassita più frequente è la cocciniglia, che attacca i rami e i fiori. Altri parassiti molto frequente sono l’afide, l’auleorodide e il ragnetto rosso. Trattamenti con insetticidi sono opportuni per controllare le infestazioni.
Malattie: Assai diffusa è la maculatura delle foglie, provocata da funghi, che si manifesta con macchie brune e secche sulle foglie. Appena compaiono tali alterazioni è opportuno distribuire un prodotto anticrittogamico. Spesso si creano anche fumaggini, in particolare in presenza di afidi e cocciniglie.
Come essiccare fiori di ibisco
Gli fiori di ibisco sono molto belli e colorati, e possono essere utilizzati per creare decorazioni, infusi, tisane e altri prodotti artigianali. Se hai un giardino di ibisco o sei riuscito a raccogliere dei fiori freschi, ecco una guida su come essiccare i fiori di ibisco:
Scegli i fiori: Scegli i fiori di ibisco freschi, con petali intatti e senza macchie.
Taglia i fiori: Utilizzando delle forbici, taglia i fiori di ibisco con un paio di centimetri di stelo.
Rimuovi le foglie: Dopo aver tagliato i fiori, rimuovi le foglie e le parti verdi del gambo. Questi non si essiccheranno bene e possono causare la formazione di muffa.
Appendi i fiori: Lega i fiori di ibisco insieme con un filo di cotone o di lino, e appendili in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato.
Lasciali essiccare: Lascia che i fiori di ibisco si essicchino per almeno una settimana, o fino a quando i petali sono secchi e croccanti al tatto.
Conservazione: Conserva i fiori di ibisco essiccati in un sacchetto di carta o in un contenitore ermetico, lontano dalla luce e dall’umidità.
È importante notare che i fiori di ibisco possono perdere il loro colore durante il processo di essiccazione, quindi potrebbero apparire diversi rispetto ai fiori freschi. Tuttavia, ciò non ne compromette la qualità.
In sintesi, essiccare i fiori di ibisco è un processo relativamente semplice, che richiede solo pochi passaggi. Dopo aver tagliato i fiori, rimuovi le foglie e i gambi verdi, appendili e lasciali essiccare in un luogo fresco e asciutto. Conserva i fiori di ibisco essiccati in un sacchetto di carta o in un contenitore ermetico lontano dalla luce e dall’umidità. In questo modo potrai utilizzarli per decorazioni o infusi, tisane e altri prodotti artigianali.