Nel Medioevo si facevano delle bellissime finestre di vetri colorati tenuti insieme da bacchette di piombo scanalate, un metodo usato qualche volta anche al giorno d’oggi. Ma la maggior parte delle lampade e degli ornamenti ora si fanno con la tecnica del nastro di rame.
Si avvolgono i margini dei pezzi di vetro con il nastro di rame e si compongono nella forma desiderata. Tutte le superfici esposte del nastro vengono poi ricoperte con uno strato di stagno saldato sopra per rinforzarle.
I rotoli di nastro di rame, le lastre di vetro colorate, le matite grasse e una scelta di disegni si possono comprare nei negozi di belle arti.
Cominciare disegnando due copie del disegno originale. Da una copia del disegno ritagliare le sagome per i singoli pezzi di vetro che comporranno il lavoro. Usando queste sagome come guida, tagliare tutti i pezzi di vetro, appoggiando ciascun pezzo al suo posto sulla seconda copia del disegno.
Avvolgere i margini di ogni pezzo col nastro di rame, la parte con la carta all’esterno, cominciando da uno spigolo, come illustrato. Centrare il nastro sul bordo del vetro e, staccando la carta man mano che si procede, avvolgerlo intorno a ciascun pezzo, terminando sullo spigolo iniziale, con un sormonto di 5 mm. La giuntura non deve trovarsi sul bordo esterno del lavoro, dove potrebbe prendere un colpo e staccarsi. Col pollice e l’indice premere bene il nastro su entrambi i lati del vetro e rimettere il pezzo sul disegno. Attaccare ogni pezzo a quello adiacente con nastro adesivo.
Poi unire i margini ricoperti di rame dei pezzi di vetro con gocce di una lega morbida come lo stagno, a intervalli, usando un saldatore di un certo peso.
Quando tutti i pezzi sono uniti, applicare uno strato sottile di stagno a tutto il nastro visibile, davanti e dietro. Poiché lo stagno si solidifica velocemente, ma si raffredda lentamente, non toccare una superficie appena saldata.
A meno che il saldatore non abbia un termostato, si surriscalderà durante l’uso, perciò accenderlo e spegnerlo continuamente per mantenere costante la temperatura.
Indossando guanti di gomma per proteggere le mani, strofinare lo stagno con una soluzione di solfato di rame o con permanganato di potassio per dargli l’apparenza di rame antico.
Lavare il pezzo finito in acqua e detersivo, sciacquarlo e asciugarlo.